Con 3500 anni di storia, il greco è la lingua indeuropea con maggiore continuità storica. Protogreco, dialetto miceneo, greco arcaico e classico, greco ellenistico, greco medioevale o bizantino: quella greca è una lingua che ha seguito e subìto un`evoluzione ininterrotta fatta di divisioni e differenze non solo storiche, ma anche geografiche, dialettali e politiche, fino ad arrivare a quello che oggi viene definito greco moderno.
Il greco, nella percezione delle persone il più delle volte associato a quello antico che si studia nei licei classici, è spesso vittima di pregiudizi negativi. Da una parte la difficoltà e l`inutilità pratica di una lingua considerata morta, e dall`altra il vederlo relegato su un gradino basso sull`ipotetica scala di valore dell`importanza delle lingue moderne mondiali.
Punto di vista errato, considerando due dati fondamentali. Il primo qualitativo: con l`entrata della Grecia nella comunità europea, il greco ha ottenuto lo status di una delle lingue ufficiali dell`unione; il secondo quantitativo: il greco è parlato non solo in Grecia e a Cipro, ma anche in zone dell`Albania, della Romania, della Bulgaria, della Georgia, della Russia e dell`Ucraina, oltre che da 2/3 milioni di Greci che vivono all’estero, principalmente in Germania, nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Australia.
Il greco è inoltre alla base della struttura morfologica di molte parole utilizzate in diverse lingue romanze. Basti pensare alla terminologia scientifica e medica dell`italiano, oppure a espressioni che appartengono o definiscono i campi più diversi: da democrazia ad astronomia, o da spinterogeno a filosofia.
Tutto questo mix di evoluzione, tradizione, storia e cambiamento che sono la Grecia e il greco, è un dato fondamentale che i traduttori professionali conoscono e con cui si devono confrontare quotidianamente.
Per esempio, solamente un madrelingua padroneggia ed è in grado di affrontare in una traduzione la problematica legata a demotico e katharevousa. Se il greco moderno standard è costruito sul demotico – la forma di greco parlato dalla maggior parte della popolazione – dall`inizio del IX secolo fino al 1974 era stata adottata come lingua ufficiale la katharevousa. Quello che accade è perciò che da una parte, nonostante sia stata abbandonata, la katharevousa può ancora apparire in documenti amministrativi o, in modo bizzarro, nei segnali stradali; e dall`altra che alcune regole grammaticali e sintattiche adottate nel corso di quel periodo, sono con il tempo entrate in contatto con il demotico, contribuendo a formare la lingua greca così come è usata oggi.
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La situazione economica della Grecia è sotto i riflettori mondiali da qualche tempo. “Preoccupazione”, “interventi”, “aiuti”, sono parole generiche che continuano a spuntare nei titoli dei giornali di mezzo mondo e a rincorrersi nelle dichiarazioni sia di chi vive la situazione sulla propria pelle, come di chi dovrebbe prendere le decisioni giuste.
La Grecia riuscirà a far fronte alle sue necessità finanziarie? È quello che ci si augura. Ma nel frattempo, sperando che il baratro si possa evitare, prepariamoci al peggio, almeno linguisticamente.
Ecco tre parole precise - e tristemente note a livello internazionale - di una situazione finanziaria in caduta libera, tradotte in greco:
Debito: |
xρέος - chréos |
Crisi: |
kρίση - krísi̱ |
Bancarotta: |
πτώχευση - ptó̱chef̱si̱ |
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