Il 16 dicembre 1990, è stato firmato un trattato internazionale – denominato “Acordo Ortográfico da Língua Portuguesa de 1990” – tra Angola, Brasile, Capo Verde, São Tomé e Príncipe, Mozambico, Guinea-Bissau e Portogallo, che ha come obiettivo quello di unificare l’ortografia della lingua portoghese.
Due protocolli di modifica, del 2001 e del 2004, hanno autorizzato l’adesione all’Accordo di Timor Est e, ad oggi, manca solo la ratifica dell’Accordo da parte di Angola e Mozambico.
Persiste ancora una discussione, principalmente in Portogallo, sull’applicazione di questo Accordo Ortografico, perché per molti, questo Accordo tende ad una “brasilianizzazione” della lingua portoghese, poiché l’1,5% delle parole sono state alterate nei paesi lusofoni, ad eccezione del Brasile (in quest’ultimo, solo lo 0,5% delle parole sono state alterate).
È importante sottolineare che l’Accordo, nel suo testo ufficiale, dice che l’ortografia unificata “costituisce un passo importante per la difesa dell’unità essenziale della lingua portoghese e per il suo prestigio internazionale”.
Tra tutte le alterazioni ortografiche, possiamo citare le seguenti:
Le consonanti W, K e Y sono state aggiunte all’alfabeto;
La dieresi è stata eliminata, potendo essere utilizzata solo nei casi di parole/nomi stranieri. Per esempio: consequência e non più conseqüencia;
Nelle parole parossitone, è stato abolito l’accento acuto nei dittonghi aperti ÉI e ÓI. Esempio: assembleia e joia, al posto di assembléia e jóia;
È stato eliminato l’accento circonflesso degli iati OO, seguiti o meno da S: voo (vôo) e enjoo (enjôo).
Negli iati EE dei verbi crer, dar, ler, ver e dei loro derivati, nella 3a persona del plurale, è stato eliminato l’accento circonflesso: creem e veem (al posto di crêem e vêem);
Le parole parossitone che sono omografe hanno perso l’accento: para (preposizione) e para (verbo – al posto di pára) e pelo (preposizione) e pelo (sostantivo – al posto di pêlo). L’accento differenziale permane, però, nelle parole omografe pode (3a persona del singolare del presente indicativo del verbo potere) e pôde (3a persona del passato prossimo del modo indicativo);
Il trattino non è più utilizzato nelle parole composte in cui il prefisso termina con vocale e la seconda parola inizia con r oppure s, dovendo, quest’ultime, duplicarsi: antirrugas e antissocial (e non anti-rugas e anti-social). Il trattino, però, continuerà ad essere utilizzato nelle parole composte in cui i prefissi hiper, inter e super, che terminano con r, sono combinati con parole che iniziano con r: hiper-rancoroso e super-racional;
Non si usa il trattino nelle parole composte in cui il prefisso termina con vocale e la seconda parola inizia con una vocale diversa: autoajuda e semiautomático (e non più auto-ajuda e semi-automático), per esempio. Il trattino permane nelle parole composte in cui il secondo elemento inizia con h: anti-higiênico, super-homem, ecc.;
Inoltre, si usa il trattino nelle parole composte in cui il prefisso termina con vocale ed il secondo elemento inizia con una vocale uguale: micro-ondas, anti-ibérico e anti-inflamatório (invece di microondas, antiibérico e antiinflamatório). Con i prefissi atoni co, pre e pro non si usa il trattino: coordenar, propor, preestabelecer, ed altre.
Le consonanti che non sono pronunciate, come la c nelle parole facto e objecto, e la p nelle parole excepto e óptimo, con il nuovo Accordo vengono eliminate: fato, objeto, exceto e ótimo.
Questi sono solo alcuni esempi delle alterazioni fatte dall’Accordo Ortografico.
Ci sono, però, alcuni punti controversi che questo Accordo del 1990 non ha chiarito totalmente, principalmente per quanto riguarda l’uso del trattino. Molte divergenze continueranno ad esistere e, anche se l’Accordo ha come obiettivo quello di uniformare l’ortografia il più possibile, alcune differenze continueranno a sussistere tra il portoghese del Portogallo ed il portoghese del Brasile.
Infine, per togliere qualche dubbio per quanto riguarda la nuova ortografia da utilizzare, potrà essere consultato il “Vocabulario ortografico della lingua portoghese”.
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